Il mondo del Digital Marketing è un universo in continuo sviluppo, una macchina ricca di ingranaggi e di professioni fra cui spicca quella del Digital Marketing Manager, la figura professionale più ricercata del momento

  1. Digitalizzare un’azienda, perché?
  2. Digitalizzazione e Covid: quando emergenza fa rima con progresso
  3. Vi presentiamo il Digital Marketing Manager
  4. Il Digital Marketer: un professionista dalle infinite risorse, ma occhio a fermarsi…
  5. I guadagni: a quanto ammonta lo stipendio di un Digital Marketing Manager?
  6. A caccia di dati: crescita e occupazione, cosa vuol dire lavorare nel Digital Marketing?

 

 

  1. Digitalizzare un’azienda, perché?

Il processo di digitalizzazione che caratterizza ormai da diverso tempo il mondo delle imprese italiane a tutti i livelli ed in tutti i settori produttivi è divenuto ormai un fattore primario oltre che una necessità acclarata per ogni tipologia di attività, senza distinzioni di grandezza, di rilievo o di tipologia di prodotto/servizio erogato.

Il bisogno di comunicare in maniera efficace ed accattivante il proprio business online ed offline è divenuto sostanzialmente un vero e proprio asset aziendale, un fattore capace di scavalcare la miopia della quale era vittima in un passato neanche troppo “passato”, posizionandosi in un ruolo nevralgico all’interno delle strategie aziendali.

Digitalizzare le aziende per programmare il futuro

Digitalizzazione, lavoro di squadra, progettualità: l’azienda del futuro è quella del presente.

  1. Digitalizzazione e Covid: quando emergenza fa rima con progresso

Un processo, quello appena citato, che ha subito una violenta accelerazione in concomitanza con l’abbattersi dell’emergenza Covid: una crisi che ha messo a nudo le lacune ed i solchi, specie nelle PMI, tracciate dall’adagiarsi dell’imprenditore tradizionale sui buoni risultati ottenuti storicamente in merito al proprio business.

È paradossale che ci sia voluta una situazione di contingenza per far sì che si aprissero definitivamente gli occhi sull’importanza del processo di digitalizzazione delle aziende; in maniera inversa, se tutte le attività si fossero mosse in anticipo, avviando per tempo delle pianificazioni serie ed efficaci di digital marketing, avrebbero ammortizzato una crisi che, per quanto inevitabile, sarebbe stata molto meno pesante; così come meno pesanti sarebbero stati gli investimenti da fare in questo ambito a seguito dell’emergenza.

La capacità di ridisegnare il proprio business, annusando l’aria di cambiamento e cogliendo l’opportunità di non restare indietro, diventa dunque fondamentale, ed i dati fuoriusciti dall’emergenza ancora in atto fanno ancora più luce su questo assunto: il numero di utenti ed il tempo di permanenza su internet nel periodo del Lockdown ed anche nei mesi successivi, nonostante l’estate, è lievitato come mai prima d’ora. In corrispondenza di questo, ovviamente, si sono moltiplicati gli acquisti online, con tantissime attività “costrette” a correggere il tiro in maniera affannosa per far fronte all’emergenza: il proliferare di E-Commerce, siti vetrina e pagine social più o meno improvvisate, ha segnato di fatto il primo passo per molti verso il mondo del digitale. Per altri invece l’emergenza Covid è stata in un certo senso l’occasione per potenziare ulteriormente la macchina digitale già messa in moto nei periodi precedenti la crisi.

Una cosa è certa: il Digital Marketing è stato riconosciuto a livello italiano ed internazionale come una, se non la più importante, via di ripresa per l’economia formata, almeno a livello nazionale, in grandissima parte da PMI che, de facto, fino a qualche tempo fa, provavano a dribblare un processo tanto necessario quanto vantaggioso.

Per questa ragione è fondamentale affidarsi a professionisti del settore per comunicare il proprio business all’infinita platea del web ed aggiungere la freccia più importante al proprio arco di guadagno.

L'emergenza Covid ha fatto sì che si creasse un nuovo ecosistema digitale: il Digital Marketing si classifica come settore traino per le aziende italiane

Spesso dalle crisi nascono le più grandi opportunità.

  1. Vi presentiamo il Digital Marketing Manager

Quanto può contare dunque dotarsi all’interno dello staff di un’attività di un Digital Marketing Manager? Bhè, alla luce della premessa fatta, decisamente tanto.

Ma chi è il Digital Marketing Manager e che tipo di ruolo ricompre all’interno di un’azienda?

Il Digital Marketing Manager è una figura trasversale, dotata di creatività, di competenze tecniche in ambito digitale e padrona di tutte quelle soft skills che tanto sono ricercate nell’industria 4.0.

Il suo compito all’interno del team di lavoro prevede l’esecuzione di diversi compiti coinvolti in un’unica strategia mirata al raggiungimento di un obiettivo univoco:

  • Mettere a punto una strategia di marketing digitale
  • Gestire i canali social aziendali
  • Ideare e pianificare attività di content marketing
  • Monitorare costantemente tutte le parti di esecuzione del piano
  • Ideare campagne di e-mail marketing e mobile marketing
  • Elaborare report e presentazioni da condividere con il cliente
  • Ottimizzare la strategia per raggiungere risultati ancora migliori

 

I contenuti risultano fondamentali per poter comunicare in maniera efficace ed empatica il proprio business, ma tutto questo deve portare risultati effettivi all’azienda nel tempo.

Comunicare in maniera meticolosa vuol dire creare un Funnel che porta l’estraneo a diventare prima un visitatore (sui vari canali utilizzati per attività di web marketing), poi un contatto ed infine un cliente che, attraverso un’attività post-vendita ed un costumer service adeguato, verrà fidelizzato nel tempo diventando un vero e proprio “fan”.

  1. Il Digital Marketer: un professionista dalle infinite risorse, ma occhio a fermarsi…

Per far sì che tutto questo accada è necessario affidarsi a professionisti preparati e perfettamente consapevoli del compito che andranno a svolgere: ai Digital Marketers è richiesta una totale padronanza dei canali multimediali da utilizzare per le attività di Web Marketing con la capacità di progettare ed effettuare campagne pubblicitarie su di essi ottimizzando al massimo il budget messo a disposizione; una capacità di gestione crossmediale dei canali online ed offline dell’azienda, in coro con gli altri rami di promozione e vendita; sono richieste spiccate skills comunicative e la capacità di lavorare in team.

Questa è solo una fetta di ciò che un Digital Marketing Manager deve saper attuare all’interno di un determinato contesto aziendale; tutto questo però deve essere necessariamente accompagnato dallo studio: il mondo del Digital Marketing non si ferma mai, ed allo stesso tempo il Digital Marketer deve tenere il passo e deve avere l’umiltà, anche a fronte di guadagni importanti, di continuare a studiare ed a formarsi per puntare sempre al massimo.

Professione Digital Marketing Manager: un ventaglio di qualità per il lavoro più ricercato dalle aziende italiane

Trasversalità, competenza, risultati: il Digital Marketing Manager è una delle figure più ricercate dalle aziende italiane.

  1. I guadagni: a quanto ammonta lo stipendio di un Digital Marketing Manager?

Le cifre sono importanti e variano a seconda del tipo di attività svolta o del contesto aziendale per il quale si lavora. Possiamo dire che lo stipendio medio si aggira attorno ai 48.000 euro annui; una cifra spesso minore di quella percepita da un Digital Marketing Manager affermato e con tanti anni d’esperienza.

Importanti sono anche i guadagni per i freelance che svolgono questo tipo di mansione per uno svariato numero di aziende: qui un profilo junior può guadagnare tra i 7.000 e gli 8.000 euro annui, mentre un profilo senior supera anche i 50.000 euro.

  1. A caccia di dati: crescita e occupazione, cosa vuol dire lavorare nel Digital Marketing?

Il mondo del digitale a livello italiano è protagonista di una crescita costante che va avanti ormai da 3 anni: nel 2019 il mercato digital ha registrato infatti una crescita del 2,1%; crescita che subirà un inevitabile calo nel 2020, a seguito dell’emergenza sanitaria all’interno della quale, come ampiamente spiegato in precedenza, questo settore si è dimostrato traino nonché valvola d’ossigeno per un enorme numero di imprese sul territorio nazionale. La percentuale di crescita nell’annualità 2019, pari a 71,9 miliardi di euro, ha visto la netta e costante progressione dei contenuti digitali e del digital advertising, con l’8,4%; valori che verranno per forza di cose ridimensionati nel 2020, passando presumibilmente al segno meno ma con una resistenza nettamente maggiore rispetto a tutti gli altri settori dell’economia italiana. Questi dati fanno riferimento al mondo digitale racchiuso nel suo perimetro, senza considerare l’indotto, con il quale i numeri relativi alla crescita sarebbero vertiginosi. Per indotto si intendono, ad esempio, i prodotti/servizi acquistati in negozi fisici ma veicolati attraverso attività di Digital Marketing.

Sempre per quanto riguarda il 2020, risultano essere 1 milione le aziende che hanno deciso di dotarsi di comparti digitali e di intraprendere attività di innovazione del proprio business o della sua distribuzione. La pandemia è stata di fatto un traino per questa crescita, con rimbalzo inevitabile su chi, come i Digital Marketing Manager, lavora nell’ambito del digitale.

Le aziende già dotate di strutture digitali preesistenti sono inoltre quelle che più di tutte hanno resistito allo “Tsunami” Coronavirus in termini di licenziamenti, con saldi che, seppur negativi, si attestano su numeri ampiamente più bassi rispetto alla media nazionale. Il mondo digitale è dunque un vero e proprio paracadute per la crisi, sia in maniera diretta che in maniera indiretta.

Anche per quanto concerne l’occupazione il trend del settore è positivo: dai dati raccolti, risulta un turnover annuale positivo (assunzioni/forza lavoro) pari al 12% e un turnover annuale negativo (cessazioni/forza lavoro) pari a -7%.

Interessante è anche il dato sull’età degli occupati, molto giovane, che si aggira tra i 18 ed i 34 anni per il 47% del totale a dispetto del 23% di media nazionale. Il 64% di questi occupati risulta essere assunto con contratti a tempo indeterminato, mentre la percentuale restante si suddivide fra contratti a scadenza e/o da lavoratori autonomi; nel secondo caso la flessibilità di contratto si rispecchia anche nella flessibilità del lavoro, con lo smart working in forte ascesa.

Insomma, quello del Digital Marketing è un settore destinato ad espandersi ed a crescere sempre di più in corrispondenza dei nuovi trend che quasi settimanalmente vengono proposti sull’infinito mercato della rete. Un’onda da cavalcare e una possibilità di crescita reale, che avviene solo attraverso una formazione adeguata e costante, lontana dalla tradizionalità e sempre al passo con i tempi.